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SCHEDA TECNICA | |
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Titolo: | JESUS |
Di: | Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco |
Parole di | Enrico Castellani |
Con | Valeria Raimondi |
e con | Enrico Castellani |
Un evento in collaborazione con: | Università Roma Tre |
Produzione | Babilonia Teatri |
Data: | 24 gennaio 2017 |
Luogo: | Teatro Palladium |
Orario: | 21 |
Ingresso: | € 15 (intero) – €10 (ridotto Convenzioni), €5 (ridotto Studenti) |
Organizzazione: | MTHI |
COMUNICATO STAMPA
Jesus è una donna sola.
In uno spazio neutro.
Sola con un agnello.
Candido.
Immacolato.
Quell’agnello è destinato alla tavola e al ventre.
Da un lato schizza verso la cucina, dall’altro verso il Golgota.
Da un lato verso Betlemme, dall’altro verso un letto di patate e rosmarino.
Jesus è uno scioglimento conflittuale e irrisolto.
Volontariamente e artisticamente schizofrenico.
La donna entra in scena trascinando un sacco nero dell’immondizia sulle note del Così parlò Zaratustra di Strauss.
Nel sacco la sua vittima sacrificale.
Quello che officia è un rito cannibale.
Un rito blasfemo.
Un rito senza più nessuna liturgia da rispettare.
Sulla sua testa una scenica aureola di luci.
Jesus è pietà e dissacrazione.
È infinito accoglimento e cinico rifiuto.
È il mistero del sacro e macelleria mediatica.
Jesus è un punto di domanda.
Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato.
Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà.
Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non preconfezionata.
Jesus è stato un uomo.
È diventato una religione, due, tre, quattro…
È diventato un credo, un simbolo, una speranza, una ragione, un esempio, una guida, un rifugio, un bersaglio.
Chi è oggi. Cosa rappresenta e chi lo rappresenta.
Chi ne ha bisogno.
Chi lo usa.
RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA VIDEO
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