IN LIBRERIA TORNANO PER NEW BOOKS LE PUBBLICAZIONI SU CALLAS, CARRA’ E MINA SCRITTE DA ROBERTA MARESCI

Maria Callas, Raffaella Carrà e Mina sono le tre icone di stile, bellezza e professionalità a cui la giornalista e autrice Roberta Maresci ha voluto rendere un particolare omaggio biografico. Ricco di aneddoti e curiosità, tra vita pubblica e privata della protagonista ritratta, i tre differenti volumi tornano ora in libreria per il marchio editoriale New Books in edizione economica, al prezzo di € 8,90.

La storia di Maria Callas è quella di una donna vissuta d’arte e d’amore, morta prematuramente e in grande solitudine. Adolescente grassa e complessata, rivela ben presto quelle eccezionali doti canore che le apriranno la strada verso il successo. È inoltre una perfezionista tenace e coraggiosa, e lo dimostra anche quando la sarta Biki le chiede di tornare in atelier con almeno trenta chili in meno. Così sarà: colpita nell’orgoglio, Maria si chiude nella sua camera, appende una foto di Audrey Hepburn e inizia una drastica dieta che la trasformerà fisicamente senza alterarne la voce prodigiosa. Ne vale la pena, ma il sacrificio è immenso, perché Maria è una patita del cibo e ama annotare le ricette dei suoi piatti preferiti ovunque vada. Mito intramontabile che questo libro racconta con passione, Maria Callas ha diviso in due ere la storia dell’opera, prima e dopo di lei. Ma la vita privata non è altrettanto luminosa, e la solitaria morte parigina evidenzierà un’ultima volta il divario tra la sicura potenza dell’artista e la complessa fragilità della persona.

La storia di Raffaella Carrà è quella di un ombelico alla bolognese che ha rivoluzionato il costume, di un caschetto d’oro, di un nome d’arte e di un pianerottolo romano su cui si affacciavano anche le case dei suoi ex, Sergio Japino e Gianni Boncompagni, soci e amici inossidabili di un’intera vita. Alla nostra soubrette più internazionale sono bastati tre minuti per diventare famosa nel programma “Io, Agata e tu”: «Ho ballato come nessuna aveva mai osato, ho rotto gli schemi, ho inventato lo show. In Rai erano sconvolti e, il giorno dopo, anche mia madre mi ha chiamato per chiedermi se ero veramente io», ricorda la Raffa nazionale. Che poi, insieme all’indimenticato Boncompagni, ha avviato la stagione dei miniquiz televisivi all’ora di pranzo, diventando la signora dei fagioli e coniando il termine “aiutino”. Il suo sogno? «Diventare coreografa come Maurice Béjart, e avere dei figli, ma quando il desiderio di un bimbo è arrivato, il mio corpo non ce l’ha fatta».

Mina è rimasta una protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978, ha scelto di autoesiliarsi dalle apparizioni pubbliche. Ne aveva davvero bisogno, dopo un ventennio passato sotto i riflettori: amata, seguita, idolatrata, ma anche spiata e giudicata dall’Italietta benpensante degli anni Sessanta. Le vicissitudini della sua tormentata vita privata – due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada – hanno a lungo alimentato le chiacchiere di tutto un paese, affiancando i clamorosi successi artistici che la Tigre di Cremona intanto collezionava uno dopo l’altro: non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive (ricordate la storica esibizione live con Lucio Battisti a “Teatro 10”, nel 1972?). Poi, con la sparizione dalle scene, il Mito si è ridotto all’essenziale: un volto trasfigurato sulla copertina dell’ultimo album e una voce miracolosamente intatta nel tempo, elargita al pubblico con la cadenza regolare di una produzione musicale ampia e versatile. Un ritratto della nostra artista più amata di sempre: l’unica che è diventata una star per poi cercare di farlo dimenticare a tutti.

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Roberta Maresci
Nata a Roma, è giornalista, fair play manager, esperta di collezionismo e antiquariato. Voce e autrice per Rai Radio2 di programmi come “La stanza delle meraviglie”, “Il buongiorno di Radio2”, “La notte dei misteri” e “Sabato Italiano”. Ha scritto per la Treccani alcune voci dell’Enciclopedia della Moda. Ha pubblicato 17 libri tra cui: “La stanza delle meraviglie”, “Death Market”, “Lo scambio”, “Annuario del collezionista”, “I grandi miti del XX secolo”, “Il grande libro del collezionismo”, “La sigaretta”, “L’enciclopedia del profumo”. Per Gremese ha scritto i libri su “Mina” e “Raffaella Carrà” e “Maria Callas”. Ha ricevuto premi. Il più curioso? “Due palle in carriera”. Come giornalista ha collaborato con “Airone”, “Donna moderna”, “Il Tempo”, “Io donna”, “Libero”, “For Men magazine” e “Occhio alla Spesa”. Sua è l’idea del Fair Play Garden, il Giardino delle Buone Maniere in Sabina che rende omaggio a William Shakespeare

Elisabetta Castiglioni