UN ANNO SULL’ALTIPIANO

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SCHEDA TECNICA

   

Titolo:

UN ANNO SULL’ALTIPIANO

Data:

15-16-17 maggio 2015

Luogo:

TEATRO FRANCO PARENTI

Ore:

15-16 maggio: ore 20,45
17 maggio: ore 15,45

Tratto dal romanzo di:

Emilio Lussu

Con:

Daniele Monachella – voce recitante
Andrea Congia – chitarra classica/ effetti
Andrea Pisu – launeddas/percussioni

Un evento ideato da:

MAB TEATRO

In collaborazione con:

Ce.D.A.C. Sardegna – Circuito Teatrale regionale Sardo

 

COMUNICATO STAMPA

Due linguaggi che si integrano e si rafforzano a vicenda, per dare vita a un percorso emozionale, a tratti scioccante.
(“Dazebao”)

Un docu-spettacolo prezioso o se preferite un concerto in cui a un cantautore si sostituisce un narratore intenso e deciso, il cui scopo è mantenere viva la memoria di uno dei tanti episodi insensati del nostro Paese.
(“Saltinaria”)

Un superbo monologo a più voci che devasta, senza respiro, incalzante (…)  E’ la magia della musica che incontra il teatro che diviene casa comune.
(“Retezero”)

In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, nell’ambito del programma curato dalla struttura di missione governativa per gli anniversari di interesse nazionale, il Teatro Franco Parenti di Milano ospiterà per tre giorni, il 15, 16 e 17 maggio, lo spettacolo UN ANNO SULL’ALTIPIANO, recital di teatro e musica tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Lussu.
Adattato per il palcoscenico da Daniele Monachella, voce recitante accompagnato in scena dall’etnomusicologo Andrea Congia a chitarra classica ed effetti e da Andrea Pisu (vincitore del Premio Maria Carta) alle launeddas e percussioni, il testo è una preziosa testimonianza del popolo sardo che con migliaia di vite umane, pagò l’immane prezzo della Grande guerra.
È noto che i dominatori spagnoli vissuti in Sardegna, definivano i sardi “Pocos locos e mal unidos”, mentre l’opera di Lussu, scritta durante la sua lunga permanenza nei sette Comuni dell’Altipiano di Asiago, sottolinea come per la prima volta i sardi rimasero coesi, seppur nella sventura delle trincee, uniti dal motto “Forza paris” – “Forza insieme”, pensiero collettivo dei Diavoli rossi.
Il recital tratto dal suo memoriale prende spunto dall’esergo presente nel libro Ho più ricordi che se avessi mille anni, di evidente rimando a I fiori del male di Baudelaire, perseguendo l’alto valore letterario, identitario, civile, storico e sociale dell’opera, traduce in esigenza artistica la volontà di tramandare attraverso il linguaggio performativo prosa-musicale, il messaggio morale contenuto in essa, nonché onorare la memoria del popolo sardo e dei suoi sfortunati combattenti nel ricordo di quei tre lunghi anni di guerra.
I Dimonios della Brigata Sassari e gli eventi della trincea; la poesia del ferro e del cognac, del fuoco e del sangue; i flash, le fughe e le ferite della Grande Cagnara; le cadute delle vittime sul fango dell’Altipiano in contemporanea alle disfatte dei Giganti Europei; questi sono alcuni degli ingredienti di cui è intriso questo intenso docu-spettacolo reso maggiormente emozionale dalle parole di un autore che si rivolta moralmente alla guerra e alla classe che la provoca, permeate dal commento sonoro della tradizione musicale sarda e di suoni universali, espressa contrappuntisticamente in relazione alla voce dell’unico attore in scena.
Un viaggio mnemonico emozionale intriso dal ricordo di una guerra il cui racconto, per la prima volta nella letteratura italiana, denuncia l’irrazionalità e il suo non-senso, oltreché la gerarchia e l’esasperata disciplina militare in uso al tempo.

Un evento ideato da MAB TEATRO
In collaborazione con
Ce.D.A.C. Sardegna – Circuito Teatrale regionale Sardo

Partners:
Sardinia Ferries – Indoona

Realizzato in occasione del Centenario 1914-1918 – Giornata Nazionale della Cultura Mi.Bac

Infoline: 079 9941898 – info@mabteatro.com
http://www.mabteatro.com

 

RASSEGNA STAMPA

 

RASSEGNA VIDEO

 

 

 

 

 

Elisabetta Castiglioni