LA MAMA SPOLETO OPEN

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SCHEDA TECNICA

   

Titolo:

LA MAMA SPOLETO OPEN

Direzione artistica;

Adriana Garbagnati, David Diamond

Data:

1-16 luglio 2017

Luogo:

Cantiere Oberdan

Ingresso:

da €8 a €15

 

COMUNICATO STAMPA

Festeggia i 50 anni di attività in Italia della fondatrice Ellen Stewart, ma anche la sua nona edizione il festival La MaMa Umbria International, che quest’anno, nell’ambito del sessantesimo Festival di Spoleto, proporrà – dall’1 al 16 luglio – una serie di interessanti incontri, performance e residenze, tutte fondate sui linguaggi contemporanei dello spettacolo, con numerose parentesi indirizzate a scenari internazionali.

Si comincia, i primi due giorni del mese, con una doppia serata dedicata al Mediterraneo, in cui i coreografi Eden Weiseman (Israele) e Jadd Tank (Libano), rispettivamente con le performance La fuga e Liberté toujours, danno vita a studi sul corpo in relazione alle regole e alla possibilità di liberarsi dai loro vincoli. Tank è tra i sei protagonisti arabi del progetto Focus Young Arab Choreographers, circuito itinerante tra spettacoli e incontri, patrocinato dal MIBACT, che girerà fino a settembre l’intera penisola italiana all’interno di ben 11 festival; Weiseman e Tank saranno invece insieme protagonisti di una settimana di residenza per preparare un nuovo lavoro coreografico.
Coniugare l’estetica coreana con musica dal vivo, uso di media e interattività attraverso una performance non verbale è l’obiettivo del programma di Global Players che il prestigioso Seoul Institute of the Arts presenterà il 5 luglio al Cantiere Oberdan.
Nello stesso luogo, il 6 luglio alle ore 18 saranno organizzati i festeggiamenti per il mezzo secolo dalla prima volta che Ellen Stewart, storica fondatrice del gruppo Teatro La MaMa E.T.C. di New York nonché della omonima filiale umbra, partecipò a Spoleto al Teatrino dei Sei con lo spettacolo Tom Pain diretto da Tom O’Horgan: in tale ambito verrà effettuato un collegamento in diretto con gli Stati Uniti per un brindisi in suo onore.
Il 7 luglio andrà invece in scena The book of Thel, produzione italo-americana La Mama sull’omonima opera lirica di Rolando Macrini tratta dal poema di William Blake; i disegni sono di Jacopo Maran, la direzione musicale di Claudio Scarabottini.
Rivolto ad un pubblico misto e bambini dagli otto anni in su sarà invece lo spettacolo dell’indomani, Preludes (La capra ballerina), progetto di Puppet Theatre tratto dal libro “L’anatra, la morte e il tulipano” di Wolf Herlbruch: un’operazione a cura di Laura Batrolomei con regia, video e scalte musicali di Damiano Privitera.
L’uso dell’unità di misura metro quadro è l’interrogazione della performance M2, in scena il 9 luglio con spettatori volontari per decifrare i confini tra umano e disumano, e tra superficie e persona, nelle declinazioni della nostra quotidianeità, il tutto a partire da alcuni casi di naufragio nel Mediterraneo. Lo spettacolo “partecipativo”, nato da un resoconto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite sulle stragi del Mare nostrum, è stato ideato e realizzato da Dynamis.
A Francesco Lorusso, studente e militante di Lotta Continua ucciso a Bologna nel 1977 durante una manifestazione da un colpo d’arma da fuoco sparato accidentalmente da un carabiniere poi rilasciato, è dedicato lo spettacolo firmato da Andrea Adriatico il 10 e l’11 luglio: scritto da Grazia Verasiani, Chiedi chi era Francesco è una produzione Teatri di Vita che vede interpreti Olga Durano, Francesca mazza, Gianluca Enria e Leonardo Bianconi, con il sostegno del Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna e il Mibact.
Il Gruppo Nanou mette poi in scena, il 12 e 13 luglio, Senza titolo per uno sconosciuto, un lavoro sul corpo – con coreografie di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci – che innesca uno spaesamento molecolare nello spazio, attraverso un corpo deterritorializzato che sprigiona azioni transitive e centrifughe per afferrare e restituire la spazialità che lo circonda.
Triplice finale del festival, il 14-15 e 16 luglio, con La cura, secondo capitolo della trilogia di Gherardo Vitali Rosati, questa volta proiettato sul rapporto tra donna, malattia e dolore, nella risoluzione con i rapporti umani di chi vive le stesse patologie. Protagonista è Elena Arvigo, insieme ad Alberto Giusta, Dalila Reas e Luca Tangenalli; le musiche sono di Tommaso Tarani, le proiezioni di Stefano Fake, uno dei più noti video-maker italiani, che creerà una vera e propria scenografia digitale capace di ricreare spazi reali e immaginari.
Dal 30 giugno al 16 luglio sarà anche in mostra Oro puro. Cercatori di
Talenti/Talent Scout, esposizione a cura di Lorenzo Mango e Moreno Cerquetelli dedicata al critico militante Beppe Bartolucci e a La Mama di N.Y. Numerose, infine, le attività collaterali che La Mama Umbria International presenterà fino a settembre. Dal 12 al 21 giugno sarà di scena Next Generation, incubatore dedicato a giovani creatori di danza e teatro Under 35 per dare sostegno a progetti ancora in fase embrionale. Alla residenza parteciperanno i seguenti artisti: Leonie Bell (Germania/Usa), Malcolm-X Betts w Andy Kobilka (New York), Tugce Futaci (Turchia), Flavia Gallo (Italia), Rosanna Lindmarker (Svezia(Usa), Francesca Mari (Italia/UK), Margherita Peluso (Australia, Usa, Italia), Zoe Ni Riordain (Irlanda).
Dal 17 luglio al 12 agosto il Cantiere Oberdan ospiterà invece Rigenerazioni, laboratori artistici per una città viva, creativa e giovane che vedrà interagire un gruppo di artisti coreani del Seoul Institute of the Arts con altri 4 diversi artisti: Yoshiko Chuma (Giappone) e i gruppi italiani Opera, Dynamis Teatro e La Società dello spettacolo.
Spazio anche ai registi con un Symposio a loro dedicato dal 17 luglio al 17 agosto: al programma di alta formazione prenderanno parte Tamara Rogoff w Cade Manson (Usa), Andrea Adriatico e Chiara Guidi (Italia) nella prima sessione (fino al 31 luglio), mentre Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Moisés Kaufman (Venezuela/Usa(, Lee Brock (Usa) e Sam Turubridge (Nuova Zelanda) saranno i protagonisti di quella successiva.
Dal 18 al 28 agosto La Mama presenterà un workskop di scrittura creativa con Erik Ehn per chiudere poi il suo lungo programma estivo, dal 29 agosto al 10 settembre con La pedagogia dell’espressione, corso di Gilberto Scaramuzzo (MimesisLab, Università Roma Tre) che intende fornire competenze che rispondano in maniera creativa alle emergenze educative contemporanee, alla ricerca e alla riscoperta del proprio potenziale espressivo.

La MaMa Spoleto Open – programma La MaMa Umbria International per
Festival dei 2 Mondi 30 Giugno-16 luglio 2017

1 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
In una serata due spettacoli di danza contemporanea di giovani coreografi del Mediterraneo, per facilitare la mobilità e il dialogo interculturale.
h.21.30 “LA FUGA” – EDEN WEISEMAN (Israele)
“LIBERTE TOUJOURS” – JADD TANK (Libano)

2 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
In una serata due spettacoli di danza contemporanea di giovani coreografi del Mediterraneo, per facilitare la mobilità e il dialogo interculturale.
h. 18.00 “LA FUGA” – EDEN WEISEMAN (Israele)
“LIBERTE TOUJOURS” -JADD TANK (Libano)

h. 22.00 “RESULT OF RESIDENCY” EDEN WEISEMAN (Isreale) + JADD TANK (Libano)

“LA FUGA”
Creato da Eden Wiseman (Israel)
Musiche live: Ori Dvir
Performer: Eden Wiseman e Alma Livne
Sviluppato in La MaMa Umbria International 2016 “Next Generations”
Durata 40 minuti
“Quando mi blocco, apro il mio armadio e indosso il mio “Abito killer”
Quando il silenzio ci spaventa, quando ci abbassiamo e sentiamo che il senso di quello che facciamo è inu-tile, senza senso e irrilevante. Non v’è alcuna ricompensa materiale, quello che facciamo è quasi impossi-bile. Abbiamo il corpo, il movimento, abbiamo colori e immagini, e abbiamo modi per coprire il nostro op-posto, ma perché? La situazione è così caotica che sentiamo il bisogno di parlare chiaro, senza filtri, senza nascondersi. È questo il mio dovere? Come artista, come donna, come creatura, mi sento intrappolata, mi sento come se fossi in un ciclo senza fine, tutto si ripete, è inevitabile! come se fossimo insonni intrappo-lati dagli eventi che continuano a inseguirci senza sosta (gli stessi errori, gli stessi fallimenti, la stessa routi-ne, le stesse scelte, le stesse paure, lo stesso dolore emotivo e fisico). Questa ripetizione ci fa sentire meccanici, come se fossimo semplici macchine che sono state programmate per ripetere sempre la stessa routine. Questo è seguito dal momento affascinante in cui mi concentro- il momento della violazione e della fuga, in cui solo azioni estreme ci possono consentire di sfuggire dalle catene della disperazione, im-potenza e angoscia che ci legano. La questione principale è come questa ricorrenza traspare? E ‘esterna a noi o si trova in profondità all’interno della nostra coscienza interna? Come la percepiamo e come e quan-do possiamo rompere il ciclo? Il tentativo di cambiare richiede l’uso della violenza e provocazione, o è la compassione, l’accettazione e la pazienza che è necessaria? Può essere semplicemente una potente pas-sione che è informe e impossibile da imitare?

LIBERTE TOUJOURS
Creazione e Performance: JADD TANK
Durata 30 minuti

Progetto FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS / Italy 2017
Evento sostenuto dal MIBACT in collaborazione con:
ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo Festival Corpografie – Pescara, Anghiari Dance Hub – Anghiari (AR), Associazione Armunia Festival Inequilibrio – Castiglioncello (LI), Ass. Basili-cata 1799 Città delle 100 scale Festival – Potenza e Matera, Associazione Culturale Danza Urbana Festival Danza Urbana – Bologna, Associazione Culturale Mosaico Danza Festival Interplay – Torino, Associazione Culturale Il Triangolo Scaleno Festival Teatri di Vetro – Roma, C.L.A.P Spettacolo dal vivo La Strada Festival Internazionale – Brescia, Fondazione Fabbrica Europa Festival Fabbrica Europa – Firenze, Inteatro Festival / Marche Teatro – Polverigi e Ancona, LaMamaUmbria International – Spoleto (PG)
Che cosa è la libertà e perché ne abbiamo bisogno? Di che abbiamo bisogno da dove? L’inse-guimento è perpetuo, come una carota su un bastone. Le nostre vittorie in miniatura sono celebrate. Le nostre bandiere e statue erette. Ma il ciclo non finisce mai. E ‘grottesco e pac-chiano e lo fa per una bella performance. LIBERTÉ TOUJOURS è una ricerca febbrile di li-bertà. Se LIBERTÉ TOUJOURS non significa assolutamente nulla per te, non ti stressare. Que-sto va benissimo. Non è per tutti. Figo, grazie.

RESULT OF RESIDENCY
I due giovani Coreografi lavoreranno insieme in Residenza a La MaMa Umbria per una settimana per preparare un nuovo lavoro coreografico.

2 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
dalle 11.00 alle 14.00

L’EDUCAZIONE CHE NON C‘È
Una Maratona di Pedagogia dell‘Espressione
a cura degli studenti del Master Mimesis Lab- Università Roma Tre
L’evento presenta, in veste poetica, una sequenza di Pillole di una riflessione pedagogica che vede nell’arte la via per rifondare l’azione educativa.
Alcune proposte prevedono la possibilità per il pubblico di partecipare attivamente. È possibi-le entrare ed uscire in qualunque momento della Maratona.
Ideazione e coordinamento artistico: Gilberto Scaramuzzo.
Consulenza drammaturgica: Flavia Gallo
Aiuto all’allestimento e coordinamento organizzativo: Federica Arlotti.

5 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN

h.21.30 “Global Players 2017” Seoul Institute of the Arts ( Corea del Sud)

Global players 2017
Seoul Institute of the Arts
Il Seoul Institute of the Arts è uno dei principali e più prestigiosi Conservatori d’arte in Asia, precursore nella globalizzazione dell’arte coreane e nella creazione di nuove forme d’arte. Viene presentata una pro-duzione creata da un gruppo di studenti selezionati attraverso il programma di Global players. All’inizio del semestre gli studenti sono invitati a presentare una proposta per una performance non verbale, co-niugando l’estetica coreana con musica dal vivo, uso di media e interattività. Il compito è quello di speri-mentare nuove forme e contenuti per il teatro contemporaneo e proporre una performance interdisci-plinare in grado di coinvolgere il pubblico indipendentemente dalla lingua e dal background culturale.

6 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN

h. 18.00 “50° ANNIVERSARIO ELLEN STEWART A SPOLETO”
Quest’anno ricorre il 50° Anniversario dalla prima volta che Ellen Stewart partecipò a Spoleto al Teatrino delle Sei nel 1967 con lo spettacolo “TOM PAIN” diretto da Tom O’Horgan e scritto da Paul Forest. In questa importante occasione desideriamo ricordarla con un collegamento da New York e un brindisi in suo onore.

 

 

7 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 18.00 e h. 22.00 “THE BOOK OF THEL” – ROLANDO MACRINI

The Book of Thel (Primo studio)
di William Blake
Un Opera lirica di Rolando Macrini
Da un ‘idea di Peter Case
Un’ Opera Lirica di Rolando Macrini
Direttore Musicale Claudio Scarabottini
Fumetti di Jacopo Maran
Una produzione La MaMa Ubria International e La MaMa Experimental Theatre Club NY
Il libro di Thel è un poema di William Blake datato il 1789 è illustrato con incisioni e disegni fatti dallo stesso Blake, ed è relativamente breve e di semplice comprensione rispetto alle sue ultime opere pro-fetiche. William Blake Poeta, incisore, pittore (Londra 1757 – ivi 1827) spirito ribelle e visionario, consi-derò il mezzo verbale e quello visivo espressione unica del suo genio profetico
Le figlie di Mne Seraphim sono tutte pastorelle nella Valle di Har, tranne la più giovane, Thel, che passa il tempo vagando da sola, tormentata da una domanda: perché la primavera della vita deve per forza finire, e con lei tutte le cose? Incontra il Giglio della Valle che cerca di confortarla, ma invano, e pertan-to la incoraggia a chiedere alla Nuvola. La Nuvola spiega che egli fa parte di un processo naturale e an-che se talvolta scompare, non è mai per sempre. Thel replica che lei non è come la Nuvola, e quando scomparirà, non ritornerà più. Così la Nuvola suggerisce di fare la stessa domanda al Verme. Il Verme però, è ancora un infante, e non può rispondere; al suo posto, la Zolla d’Argilla risponde spiegando che non si vive per noi stessi, ma per gli altri ed invita Thel ad entrare nel suo regno sotterraneo a vedere la prigione dei morti in cui lei stessa riposerà un giorno. Tuttavia, la protagonista viene assalita da voci mi-steriose che le pongono domande ancora più terribili sull’esistenza; lanciando un grido, Thel torna in-dietro alla sua casa nella Valle di Har. La cava rappresenta la sessualità e la mortalità, mentre la Valle di Har rappresenta la verginità e l’eternità.
8 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 18.00 e h. 22.00 “PRELUDES” – LAURA BARTOLOMEI

PRELUDES
La Capra Ballerina Pappet Theatre

Liberamente tratto dal libro “L’Anatra, la Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch
Adattato di Damiano Privitera e Laura Bartolomei
Marionette, scene e costumi: Laura Bartolomei
Musica: Slawek Kwi & Slobhàn Mcdonald, Shostakovich, Stefano Trevisi, Saule, Gavin Boyars, Kronos Quartet, Twine Recorder
Regia, video e scelta musicale: Damiano Privitera
Con Laura Bartolomei
Progetto sviluppato grazie alla residenza de La MaMa Umbria International (Spoleto, Italia) Can Pink Y Boogie Residency (Mataro, Spagna), Teatro del Lavoro (Pinerolo, Italia)

Per un pubblico misto e bambini dagli 8 anni in su

Anatra si rende conto di essere seguita da un personaggio e quando scopre che è la Morte si impaurisce. La Morte la rassicura spiegandole che le è vicina da quando è nata, e che non c’è da preoccuparsi, è normale che lei sia presente, è la vita stessa. Il tempo passa e Anatra si abitua alla sua presenza e piano piano si avvicinano e prendono cura una dell’altra, fino all’ultimo respiro. La scena è una stanza senza muri, un letto nudo ed un acquario. In scena sono una donna malata, una marionette Anatra, la masche-ra della Morte. Impersonando la Morte e narrando la storia dell’Anatra, la donna malata può finalmente accettare la sua morte annunciata.

9 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 16.00 – h. 18.00 – h. 21.30 “M2” – DYNAMIS

M2
Performance partecipativa
Ideazione e realizzazione Dynamis

La performance si interroga, attraverso un gioco con spettatori volontari, su l’uso dell’unità di misura metro quadro. Quale è il confine che intercorre tra umano e disumano nelle decli-nazioni della nostra quotidianità? Partendo da alcuni casi di naufragio nel Mediterraneo la performance è costruita attorno ad una proporzione tra superficie e persone coinvolte. Le se-quenze sceniche, sviluppate come le regole di un gioco, invitano le persone ad abitare lo spa-zio.

La performance partecipativa m2 si interroga pragmaticamente sull’unità di misura da cui prende nome, il metro quadro, svelando alla fine le possibili sfumature, al limite tra umano e disumano, che quotidiana-mente assume. Il pubblico è l’essenza stessa della performance, la matrice dell’azione che si orchestra, attraverso semplici istruzioni veicolate da un’hostess e da uno stuart, in un gioco collaborativo tra scono-sciuti.
Partendo da stime dedotte da casi reali presi ad esempio la performance si sviluppa attorno ad una pro-porzione in scala, tra superficie circoscritta e persone coinvolte.

DATI GENERALI:
Il resoconto annuale dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) del giugno 2015 atte-sta che nell’ultimo anno circa 60 milioni di persone sono state costrette a migrazione forzate per sfuggire a scenari di guerra. Dieci anni fa i migranti erano 22 milioni di meno. Di questi, circa 38,2 milioni sono sfollati interni, cioè persone che fuggono dalle proprie case, ma restano all’interno dei confini della loro nazione. Un milione e 800 mila sono i richiedenti asilo, coloro che presentano domanda per ottenere lo status di rifugiato, quasi 20 milioni i rifugiati in senso stretto (compresi i 5 milioni di palestinesi).

10 e 11 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 21.30 “CHIEDI CHI ERA FRANCESCO” TEATRI DI VITA

Chiedi chi era Francesco
uno spettacolo di Andrea Adriatico
drammaturgia di Grazia Verasani
con Olga Durano, Francesca Mazza, Gianluca Enria, Leonardo Bianconi
scene e costumi di Andrea Barberini
cura scenotecnica Francesco Bonati, Michele Casale, Carlo Del Grosso, Giovanni Ma-gaglio, Giovanni Santecchia, Carlo Strata
cura organizzativa di Saverio Peschechera, Alberto Sarti
grazie a Stefano Casi, Franca Menneas, Beppe Ramina, Enrico Scuro
una produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, MIBACT

Francesco lo studente, Francesco il militante, Francesco la vittima, Francesco l’eroe, France-sco il nome su una lapide.
L’11 marzo 1977 – esattamente quarant’anni fa – Francesco Lorusso, studente e militante di Lotta Continua, veniva ucciso a Bologna durante una manifestazione da un colpo d’arma da fuoco. Un colpo sparato da un carabiniere, che fu successivamente prosciolto.
Fu l’apice tragico della stagione del Movimento del ’77 e l’inizio di una guerriglia che mise a ferro e fuoco Bologna. A Francesco Lorusso, all’interrogazione sulla sua memoria è dedicato il nuovo spettacolo diretto da Andrea Adriatico. C’è il bisogno di andare oltre le parole sulla lapide di via Mascarella, il bisogno di ricordare e comprendere dalla prospettiva odierna un evento traumatico per la città e per l’Italia, il bisogno di aprire un confronto con la stagione complessa e contradditoria del Movimento del ’77, il bisogno di raccontare la storia di un ra-gazzo che a 25 anni, con la sua morte, è diventato suo malgrado l’icona di un’epoca.
12 e 13 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 19.00 e h. 22.00 “SENZA TITOLO PER UNO SCONOSCIUTO” – GRUPPO NANOU

Senza titolo per uno sconosciuto
compagnia: gruppo nanou
coreografia: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
con: Sissj Bassani, Rhuena Bracci, Marco Maretti
suono: Roberto Rettura
assistenti alla coreografia: Marta Bellu, Rachele Monti
prodotto da: E / gruppo nanou
co-prodotto da: L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Cie Twain
con il sostegno di: La MaMa Umbria International, Cantieri
con il contributo di: MIBACT, Regione Emilia-Romagna assessorato alla cultura

“Senza titolo per uno sconosciuto” è un lavoro sul corpo che innesca uno spaesamento (molecolare) dello spazio. Senza uno stato di perdita del corpo, senza lo smarrimento dato per assunto, l’innesco non è pos-sibile. Il corpo si occupa dello spazio mantenendolo perennemente in moto, un moto deterritorializzato. La relazione tra i corpi è per “onde gravitazionali”: il corpo si assume lo spazio in atto per afferrarlo e resti-tuirlo. Una continua azione transitiva / centrifuga che raccoglie l’esistente e lo rimette in circolo fuori da sé. Allora il corpo non trova più arresti, definisce il “punto” come “spirale”, la sospensione del corpo è una riduzione del volume dell’azione, le linee sono oscillazioni vibratorie, il tempo si fa circolare, si perde la ne-cessità di inizio e di fine.

14 e 15 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 21.30 “LA CURA” – Gherardo Vitali Rosati

16 luglio 2017 CANTIERE OBERDAN
h. 18.000 “LA CURA” – Gherardo Vitali Rosati

La Cura
Scritto e diretto da Gherardo Vitali Rosati
Con: Elena Arvigo, Alberto Giusta, Dalila Reas, Luca Tanganelli
Musiche: Tommaso Tarani
Allestimento e luci: Andrea Narese, Brando Nencin
Video: The Fake Factory
Produzione: Il Teatro delle Donne Centro Nazionale di Drammaturgia in collaborazio-ne con Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato
lo spettacolo è stato prodotto in prima assoluta per la Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Minia-to, nell’estate 2017, in occasione della LXXI Festa del Teatro. San Miniato, Festa del Dramma Popolare, 26-27 giugno 2017
Per Laura il lavoro è una missione. Impiegata da una vita in una casa farmaceutica, crede nel potere della scienza: la sua dedizione totale all’ azienda non nasce da personali ambizioni egocentriche, ma dal sogno di realizzare qualcosa di utile. In questo turbine ha smarrito da lunghi anni un marito, e ha lasciato che i suoi due figli – Mathieu e Chiara, quasi trentenni – scivolassero tranquillamente a Parigi, con la scusa dello studio. Ma quando finalmente la sua equipe scopre un farmaco rivoluzionario, le viene diagnosticato un tumore. Inizierà così un percorso fra ospedali, esami, chirurghi e oncologi che la farà vagare fra varie città, allontanandola sempre più dalle sue mansioni. Ma intanto si riaffacceranno nella sua vita i figli, alternan-dosi per aiutarla, e in una sala d’attesa incontrerà anche Marco, un orchestrale torinese affetto dalla sua stessa malattia. Per modalità espressive e temi affrontati, La Cura si pone come secondo capitolo di Fumo Blu, il precedente lavoro di Gherardo Vitali Rosati, prodotto dal Teatro Metastasio e presentato al 58° Fe-stival dei 2Mondi, incentrato sulle difficoltà quotidiane di una giovane coppia alle prese con lavori affasci-nanti ma poco remunerativi che sottraevano tempo ed energie alla vita familiare. Se il primo testo citava, nel titolo, un successo di Mina, qui ci si rifà a un celebre pezzo di Battiato. Per l’allestimento, lo spettacolo si avvale delle proiezioni di Stefano Fake, uno dei più noti video-maker italiani, che creano una vera e pro-pria scenografia digitale, capace di ricreare spazi reali e immaginari.

30 giugno – 16 luglio 2017 Cantiere Oberdan

Mostra di Paolo Liberati a cura di Lorenzo Mango e Moreno Cerquetelli
ORO PURO
Cercatori di Talenti/Talent Scout
Dedicata al critico militante Beppe Bartolucci e a La Mama di N.Y. Ellen Stewart

È una Ricapitolazione delle mie opere migliori ispirate dal magico realismo del Teatro d’Arte e di Poesia come comportamento tradotto in pitture e disegni con la mia compagnia Tradi-menti Incidentali Imaginalis Teatro ( TIIT ) della post-avanguardia terza e quarta generazione dirette dal critico militante e poeta Giuseppe Bartolucci dal 1975-1996 e diffusa in Festival internazionali, Donazioni, Mostre e Video come La Mama dell’Avanguardia Ellen Stewart tra Spoleto e N.Y. realizzato con Moreno Cerquetelli.

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Altre attività e workshop de La MaMa Umbria International
dal Giugno a Settembre 2017

dal 12 al 21 giugno a La MaMa Umbria International
NEXT GENERATIONS, Incubatole per lo sviluppo di nuove idee di Spettacolo
Residenza intensiva per giovani creatori di danza e teatro Under 35, concepita per dare sostegno a progetti che sono ancora nella loro fase iniziale di concepimento e sviluppo.

Artisti partecipanti:
• Leonie Bell – German-American multi-disciplinary theater-maker and performer based in Berlin and New York.

• Malcom-X Betts – New York based curator, visual and dance artist He will partecipate with Andy Kobilka – Sound

• Tugce Futaci, Bursa (Turkey), computer engineering.

• Flavia Gallo, Regista e drammaturga italiana. Partecipa insieme a Valentina Tinelli e Federica Arlotti

• Rosanna Lindmarker, Sweden/USA She studied acting She will partecipate with Owen Laheen Director and Co-Writer Dublin, Ireland and Blaise Wopperer Actor and Co-Writer New York

• Francesca Mari Italy/ UK Laureata in Letteratura e Filosofia, studia juggling e partecipa con Chris Patfield: specialising in Slack Rope and Juggling

• Margherita Peluso, performer, works between Australia , NYC and Italy. She trained in Commedia dell‘Arte and physical theatre at the International Lecoq School of Kuniaki Ida. She will partecipate with Eva Minemar director, New York

• Zoe Ni Riordain theatre writer/director, songwriter and musician, working freelance in DublinI

dal 17 luglio al 12 agosto 2017 al Cantiere Oberdan
RIGENERAZIONI
laboratori artistici per una città viva, creativa e giovane
un progetto a cura de La MaMa Umbria International

La MaMa Umbria International ha inviato 4 diversi artisti per una residenza di una settimana ed ha lanciato loro una sfida: creare delle azioni, eventi, performance, flash mobs che riescano a coinvolgere, stimolare, provocare creativamente i giovani e la città. Questi saranno affiancati da un gruppo di giovani artisti coreani del Seoul Institute of the Arts. Teatro, danza, video, musica, fotografia, arti visive. Ogni laboratorio, della durata di una settimana, sarà aperto ad un massimo di 20 partecipanti e si concluderà con un evento pubblico. Alla fine delle 4 settimane, le esperienze convergeranno in una festa conclusiva.

GLI ARTISTI

FROM BRAIN TO BONE – Yoshiko Chuma (Giappone) 17 – 22 luglio
Yoshiko Chuma è un’artista internazionalmente riconosciuta, che crea performance interdisciplinari, che mescolano persone, oggetti, luoghi, danze, musiche ed immagini.

CLOWN RITMO – Opera (Italia) 24 – 29 luglio
Opera è uno tra i più interessanti gruppi teatrali italiani, composto da Vincenzo Schino (regista, artista visivo) e Marta Bichisao (danzatrice, coreografa). I loro lavori sono stati presentati nei maggiori festival italiani di teatro e in contesti legati all’arte contemporanea come la Triennale di Milano e la Rocca Albornoz all’interno del Festival dei 2 Mondi di Spoleto.

TERRAPROMESSA – Dynamis teatro (Italia) 31 luglio – 5 agosto
Dynamis Teatro è una delle più innovative realtà emergenti della scena teatrale italiana. Un collettivo composto da molti giovani, che sviluppano diversi progetti artistici che coinvolgono la città e il territorio in maniera sorprendete e creativa.

PUNTOZERO – La Società dello Spettacolo (Italia) 7 – 12 agosto
La Società dello Spettacolo è tra le più attive compagnie di teatro umbre. Hanno realizzato numerosi spettacoli, video, documentari, performances, laboratori e corsi di formazione. Tra questi lo spettacolo “Gianni” di e con Caroline Baglioni, che ha vinto il Premio Scenario per Ustica e il Premio In-Box Blu.

dal 17 luglio al 17 agosto a La MaMa Umbria International
SIMPOSIO PER REGISTI
Programma di alta formazione per registi professionisti, coreografi e attori.
Artisti teatrali di fama internazionale condurranno workshop, lezioni e dimostrazioni. Durante il Simposio i partecipanti potranno scoprire diverse idee di Teatro, lavorando con docenti che amplieranno i loro orizzonti del fare teatro.

Artisti Docenti
I° SESSION 17 – 31 LUGLIO
Tamara Rogoff (USA), Andrea Adriatico (Italia)
Chiara Guidi (Italia), Cade Manson (USA)

II° SESSION 02 –16 AGOSTO
Enrico Casagrande, Daniela Nicolò (Italia), Moisés Kaufman (Venezuela/USA)
Lee Brock (USA), Sam Trubridge (New Zeland)

dal 18 al 28 Agosto a La MaMa Umbria International
SCRITTURA TEATRALE Erik Ehn (USA)
La scrittura e la tranquillità di Erik Ehn
Scrittura immediata. Scrivere come un processo di contemplazione in azione, l‘equilibrio della riflessione e della costruzione. Vieni senza nulla e segui un gesto completo. I partecipanti sono invitati ad arrivare con una ardesia pulita e nel corso del workshop gli scrittori si trasferiranno dentro uno script o un ciclo di poesie o set di disegni, danze … „

dal 29 agosto al 10 settembre
LA PEDAGOGIA DELL‘ESPRESSIONE
Gilberto Scaramuzzo, MimesisLAB – Università Roma Tre

Il Workshop di Pedagogia dell‘Espressione intende fornire competenze che rispondono in maniera creativa alle emergenze educative che segnano la contemporaneità; e a sviluppare il proprio potenziale espressivo al fine di facilitare negli altri esseri umani la riscoperta del loro proprio potenziale espressivo, operando in contesti educativi, terapeutici, artistici, sportivi, rieducativi, sia formali sia non formali. La Pedagogia dell‘Espressione è frutto della ricerca del MimesisLab: il Laboratorio di Pedagogia dell‘Espressione dell‘Università Roma Tre. Anni di sperimentazione e di applicazione sul campo hanno consentito a questa ricerca di essere riconosciuta a livello internazionale, suscitando interesse negli ambiti della didattica e dell‘azione educativa intesa nella sua accezione più vasta. La Pedagogia dell‘Espressione si è sviluppata sia in ambito teorico, sia artistico, sia applicativo dando risultati facilmente apprezzabili perché basata su dinamismi naturali riscoperti nelle loro profondità vitali.

 

 

RASSEGNA STAMPA

 

RASSEGNA VIDEO

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Elisabetta Castiglioni