Nasce dai versi che lo caratterizzano l’ultimo album di Alberto Marchetti LA MUSICA DELL’ONDA, lavoro discografico edito da Ondamusic.it che gode della supervisione artistica di Alberto Menenti e degli arrangiamenti di Stefano Ciuffi ed Edoardo Petretti. Un disco coraggioso, prima di tutto e visti i tempi, ma anche evocatore di una parola sussurrata che si fa traino di storie permeate da sogni, illusioni, speranze e viaggi immaginari verso mète che sembrano impossibili ma che, proprio nel momento di concepirle nei nostri pensieri, sono arrivabili. Accompagnato da un sound che spazia dall’etno-jazz al progressive e che rientra nel puro cantautorato per l’attenzione allo sposalizio tra parola e melodia e atmosfera musicale, questo concept album propone titoli di sicuro effetto subliminale, lasciandoci trasportare dalle onde emotive, come anche paesaggistiche di una natura incontaminata in cui, anche osservando l’orizzonte in cerca del dopo, sappiamo di far parte di un unico meraviglioso. L’affabulazione del racconto narra storie di traversate pericolose, amici in tempesta, emigranti straziati, poeti naviganti sparsi in ogni dove e viaggiatori della fantasia che rendono reali anche le più impossibili avventure. Ci sono albe di disinganni e naufragi naturali e costanti nei racconti di Marchetti ed è facile l’ascolto, così come istintiva è l’immedesimazione: ognuno può cercare la sua dimensione in questi marinai allo sbaraglio, perché dovunque conduca il loro tracciato vi sarà sempre una speranza e una coccola a cullarci, quella del rumore dell’oceano sentimentale che abbiamo innati dentro.
All’album, in uscita il 22 maggio, hanno partecipato: Stefano Ciuffi alle chitarre e Edoardo Petretti al pianoforte e alle tastiere, Davide Vaccari al mandolino e al bouzouki, Federico Pascucci al sax, clarinetto e fiati, Marco Zenini al contrabasso e al basso elettrico, Francesco De Rubeis alla batteria e alle percussioni e Silvia Celestini Campanari ai cori. Incisiva anche la presenza di ospiti illustri come Lucilla Galeazzi (voce), Michele Gazich al violino, Alessandro D’Alessandro all’organetto e Thierri Valentini al sax.
Ad anticipare il lavoro discografico è stato poche settimane fa il video “Traversate” (link: https://www.youtube.com/watch?v=LMPtoSErGtA), un brano sull’importanza delle nostre radici che ci riportano sui nostri passi, quando la vita lo richiede, proprio grazie alla loro costante memoria; una composizione che ha tutti i carismi per diventare anche un inno alla solidarietà, come recitano alcuni percettibili passi: “A me basta una sola radice, fiato da una sola narice, basta il passo tagliato di un monco e la secca corteccia di un tronco, a me basta uno sguardo un po’ umano e una pacca, una stretta di mano, una spinta leggera, un saluto, una sedia, un pur piccolo aiuto.”