Gli Induisti italiani a fianco del Papa nello sforzo di pace

L’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha – si affianca al Papa nello sforzo di ricerca della pace in Sud Sudan, Congo e in tutto il mondo. La rappresentanza ufficiale della religione induista in Italia ha raccolto l’invito che il Dicastero per il dialogo interreligioso ha rivolto a tutte le altre religioni a digiunare e pregare per la pace in sintonia con l’iniziativa di Papa Francesco e, in concomitanza con l’iniziativa del 23 febbraio prossimo, ha mobilitato tutti i templi, i centri di culto, le comunità sparsi sul territorio italiano e chiesto a tutti i fedeli di riunirsi in preghiera e offrire il proprio digiuno. «Il pontefice ha chiamato tutti i fedeli a raccogliersi in preghiera e digiuno il prossimo 23 febbraio – ha dichiarato Franco Di Maria Jayendranatha, presidente dell’UII – e noi induisti d’Italia accogliamo con molta attenzione questo invito. La nostra religione conosce quanto sia forte e decisiva l’energia che sprigiona dalla preghiera e dal digiuno: digiuno dagli alimenti, dalle passioni, dalla violenza. Crediamo quindi molto in questa forma di azione non-violenta e attendiamo, assieme al Papa, un nuovo tempo di pace e giustizia a partire proprio dal Sud Sudan e la Repubblica del Congo».

Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, «consapevole che le religioni possano contribuire grandemente all’ottenimento e al consolidamento della pace» ha allargato a tutte le fedi e i propri seguaci l’invito a unirsi a questa iniziativa di invocazione e azione per la fine dei conflitti e si è detto «grato ai fratelli e alle sorelle di altre religioni che vorranno accogliere tale appello e vivere momenti di preghiera, digiuno e riflessione secondo la propria tradizione e nei propri luoghi di culto». «Ci sentiamo esattamente come quegli uomini e donne di buona volontà, aperti all’ascolto di Dio, a cui il Papa ha fatto riferimento quando ha chiamato tutti i fedeli a unirsi a lui» ha aggiunto Haṃsānanda Ghiri, monaca, vicepresidente dell’UII , referente per il dialogo interreligioso –. Siamo afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo e la perdita diffusa del senso di comune umanità. Ognuno di noi, però, può fare la differenza. A partire da un atteggiamento pacifico verso chi gli sta accanto, fino alla lotta per la pace e la giustizia senza ricorrere alla violenza”.

L’Unione Induista Italiana (UII) – Sanatana Dharma Samgha – è l’Ente religioso che rappresenta la comunità induista in Italia. Nel 2012, il Parlamento Italiano ha ratificato con l’UII l’Intesa ai sensi dell’articolo 8 comma 3 della Costituzione (L. 31/12/2012 n. 246). Fondata nel 1996 grazie all’intuizione di Paramahamsa Svami Yogananda Giri, rappresenta i quasi 165mila induisti che vivono nel nostro Paese. Di questi, circa 140mila sono immigrati. In Italia, l’Unione conta 16 templi e una ventina di comunità che non hanno ancora un luogo per il culto ma si riuniscono regolarmente e vanta la presenza di un monastero: il Matha Gitananda Ashram, ad Altare, Località Pellegrino, nel Savonese.

UNIONE INDUISTA ITALIANA – SANATANA DHARMA SAMGHA

Sito ufficiale: www.induismo.it

Elisabetta Castiglioni